Ricevo da una gentile lettrice l’informazione che nella sua città sta partendo l’iniziativa di ricoprire alberi e quant’altro con le solite pezze di lana..
.“yarn bombing” si chiama.
E basta…!!!!!!!!!
mi sento come Fantozzi con la corazzata Potiomkin..vi ricordate? erano gli anni in cui si andava a vedere “il posto delle fragole” di Bergman, o “il principe Alexander Nievski” o appunto “la corazzata Potiomkin” e dovevamo tutti dire ah che bello, senza a volte capirci nulla e poi ,finalmente, è arrivato Fantozzi a liberarci tutti…..!
Diciamolo una volta per tutte che si tratta di una st..upidaggine(..), si vuole far passare per arte lavorare e accumulare pezze fatte ai ferri,nella maggior parte dei casi, senza alcun criterio artistico ,impiegando tempo ed energie per ricoprire alberi che stanno benissimo come natura li ha fatti.
ma poi perchè scegliere di fare delle cose a maglia, tanto varrebbe risparmiarsi la fatica e ritagliare delle pezze colorate, mi sembra quasi di togliere a questo lavoro qualcosa, snaturandolo.
Mi viene anche da dire che è
arte tutto ciò che riesce a comunicarci un emozione,
per cui il carro armato ricoperto di maglia rosa ha il suo perché:
ma nelle immagini qua sotto, non trovo niente di artistico;
Ne avevo scritto in un articolo (subito cancellato..) perchè ero stata sollecitata a parlarne, ma per nulla convinta(mi hanno detto poi che si capiva benissimo..)
ma poi che si fa? si lasciano alla pioggia e alle intemperie a pendere tristemente o si impiegheranno altre energie per ripulire?
certo che si può fare arte con la lana e ferri,qui una mostra alla Tate Britain ad esempio:
Questo un golfino “trompe l’oeil” di Elsa Schiapparelli( spiegazione nel blog):
Oppure questi abiti a Pitti filati di questa estate:
o queste “scarpe” di Aurelie Mathigot
E le immagini surreali di Daniela Edburg, di cui trovate una bella descrizione in questo blog“Pensieri fatti a mano”
:”il pescatore”
Se vogliamo fare arte che arte sia, oppure se non se ne possiedono le capacità, impieghiamo la lana e il tempo e le energie per fare golfini per i bimbi di qualche casa famiglia.
e poi ,anche questa è arte:
facciamo arte ogni volta che da un gomitolo “creiamo” un golfino, un cappellino, una sciarpa, lo vedo negli occhi delle “ragazze” che seguono i miei corsi quando possono portare a casa qualcosa fatto con le loro mani.
Scusi ma non sono anonima, per poter fare un commento ti ho lasciato la e-mail…e non mi pare caso che metta nome e cognome indirizzo di casa all’interno di un blog, il suo non mi pare vi sia…quel che mi chiedo e’ come fa lei a commentare cosa e’ arte o non e’ arte perche’ non mi pare sia accreditata come critica in tal senso,che una forma d’arte possa piacere o no mi pare ovvio ma da li’ a dire cosa lo sia o meno non credo che ne’ io, ne’ lei lo possiamo fare,e mi pare eccessivo il suo disprezzo verso qualcosa che oltretutto chiunque se non gradisce puo’ distruggere ed eliminare nel giro di pochi minuti senza lasciarne traccia alcuna. Comunque mi scuso se i miei commenti le hanno provocato dispiacere non allineandosi ai suoi e dato che non ho ccasione di navigare spesso saluto lei e le sue/i suoi lettori augurando a tutti pace e letizia – P.S. Purtroppo sono ben altre le cose di cui mi devo fare una ragione, ben piu’ gravi del fatto se lo yarn abbia un futuro o no…ora come ora non si sa se l’umanita’ intera avra’ un futuro…Che il Signore abbia pieta’ di tutti noi…state bene
..vedo che hai tempi di reazione..lunghi!
Nessuno pretende cognome e indirizzo, ma tu hai mandato un commento insultando:”sei gonfia come un pallone aerostatico..hai scritto,” E nei commenti successivi hai continuato scrivendo a caratteri maiuscoli, che nel linguaggio del web significa urlare,firmandoti oltrettutto:” signora” ,solo perchè ti trovavi in disaccordo con quello che ho scritto,che era una mia opinione espressa in modo civile e senza insulti, e io nel blog ho indicato in più occasioni il mio nome e cognome.
Il blog è mio e nel mio blog scrivo quello che penso, se non piace liberi di non frequentarlo, ma dal momento che ho quache migliaio di visite giornaliere, pare che non sia così.
E poi ti rispondi da sola quando dici che sono altre le cose di cui preoccuparsi, infatti io ne ho parlato una volta,e oltrettutto perchè in qualche modo ero stata richiesta a farlo, ma invece pare che per te sia importante, visto che sei qui di nuovo a parlarne a mesi di distanza.
Pace e bene sorella e che la maglia sia con te.
BE’,FA PIACERE SAPERE CHE VI SONO COSI’ TANTE DONNE PRONTE AL BENE DEL PROSSIMO, BE’ SAPPIATE CHE VI SONO ANCHE TANTI UOMINI CHE AVREBBERO BISOGNO DI AFFETTO E NON DI CALZINI NUOVI,CASO MAI VI RESTASSE IL TEMPO DI DARGLIELO TRA UN MAGLIONCINO E UNA SCIARPINA NE SAREBBERO SICURAMENTE GRATI,E SE L’ARTE NON LA CAPITE NON C’E’ BISOGNO CHE LA DISPREZZIATE SOLO PERCHE’ NON SAPETE VIVERLA
…arte ..o spazzatura? Nell’articolo ,se non ti sei fermata alle prime righe, ho messo tante immagini di quello che ritengo si possa chiamare arte,non trovo niente di artistico a mettere assieme 4 pezze e incartare gli alberi;e poi non se ne può più, in molti casi si tratta spesso di mercerie che si vogliono fare pubblicitá e che l’arte non hanno idea di che cosa sia, ben lontane dal progetto originario, che voleva mettere in evidenza un concetto: il carro armato rivestito di rosa ad esempio.
E poi sai, la bellezza di un blog è che se non ti piace,passi oltre….!non sei obbligata a leggerlo.
MI SPIACE PER VOI MA NON FACCIO COMMERCIO DI NESSUN GENERE, NON VENDO NULLA E QUINDI NON HO BISOGNO DI NESSUNA PUBBLICITA’, SONO INTERESSATA A QUALSIASI LAVORO CON I FILI E PER QUESTO MOTIVO HO LETTO IL BLOG ( SE NON LO LEGGEVO NON POTEVO COMMENTARLO…E POSSO ANCHE APPREZZARE CONOSCERE ALTRI PENSIERI ) – PUO’ SEMBRARVI INAUDITO MA DAVVERO NON VENDO NULLA,ANZI AL CONTRARIO SPENDO E FATICO PER REGALARE( ED A QUANTO LEGGO ANCHE LEI MARICA SI DEDICA AL DONO E LE SONO GRATA ) – COMUNQUE NON CAPISCO IL DISPREZZO PER CHI COMMERCIA,DATO CHE ALL’INTERNO DI QUESTO BLOG SI EFFETTUA PUBBLICITA’,E’ COME SE VI DISPREZZASTE DA SOLE…
Stai rigirando la frittata, nessuno ha niente contro il commercio, ma contro chi ,per incrementare il commercio, vuole far passare per arte qualcosa che non lo è,sulla scia di una moda;del resto secondo quello che ho letto, è stata proprio una merciaia americana che l’ha lanciata, rivestendo la maniglia del negozio di lana.
E poi trovo ingiustificato e maleducato insultare,oltrettutto anonimamente chi non la pensa come te.
Mi pare evidente che il dentino avvelenato della signora che scrive maiuscolo sia correlato ad un interesse personale per questo yarn bombing. Probabilmente gestisce una di quelle mercerie citate da Marica che vogliono fare il salto di qualità nobilitandosi con l’ “arte misera” dello sferruzzare su ogni cosa…. da non confondersi con l’ “arte povera” del settecento. Un po’ come certi barbieri che espongono i quadri dei clienti sentendosi subito gallerie d’arte. Il barbiere Marescalchi di Bologna ci è riuscito ed ha aperto prima di morire superbe e celebri gallerie anche a Londra e New York . Quindi Silvana forse hai un futuro glorioso anche tu. Però stai allegra e fattene una ragione : lo yarn bombing è una colossale stronzata !!!!
…grazie…!
Scusate,il maiuscolo e’ dovuto dalla mia scarsa vista,non volevo urlare a nessuno, grazie per avermelo fatto notae
sei gonfia come un pallone areostatico
Tu invece devi avere qualche problema..di aciditá ..gastrica?
PUO’ ESSERE, MA ALMENO NON LA SPARGO SU UN SITO
Fatta salva la libertà di espressione di tutti e di ciascuno…. e quindi anche quella di chi vuole esprimere la sua opinione in merito senza essere presa per reazionaria o intollerante…….anch’io la penso come te Marica. La prima cosa che ho pensato quando ho letto il tuo post è stata: “Ohhhhhhh, finalmente qualcuno l’ha detto!” .
Ed è il motivo per cui, tempo fa, non ho aderito all’invito di coprire le macerie dell’Aquila di pezze fatte a maglia. Non ne comprendevo il senso, né l’utilità.
Grazie a Marica per averci dato il la per aprire questo interessante scambio di opinioni.
Un caro saluto,
Rosa
vero’ bisognava che prima o poi qualcuno lo dicesse..allora perchè non farlo con tovaglie ricamate, o coperte tessute a mano..
BRAVISSIMA…. BASTA TOGLIERE ALLA NATURA….. CIO’ CHE POI SPESSO LA NATURA SI RIPRENDE (VEDI EVENTI ATMOSFERICI) ADORO LA MONTAGNA, IL SUO PROFUMO, I SUOI SILENZI PIENI DI PAROLE E IN MONTAGNA ADORO LAVORARE I MIEI GOMITOLI
PER I PICCOLI BIMBI PREMATURI E IL MIO CUORE SI RIEMPIE DI AMORE E SENTO DI AVERE ADOTTATO TANTI BIMBI DATO CHE IL DESTINO NON ME NE HA DATI.
CON AFFETTO E GRATITUDINE LORENZA
La pensate come me? Ma ……facciamo una bella catenella grossa e verde abete, molto lunga poi, avete presente quel “cono” di cartone che rimane quando si finisce un lanato molto sottile? Arrotolate dal basso ed incollate questa catenella fino in cima e finite con un bel pon pon rosso… addobbate come volete!!! Vi garantisco che riempirete la casa di allegria “naturale e rispettosa della natura”. Ciao Lorenza
Se si tratta di arte, è comunque un’arte triste e noiosa. Meglio, molto meglio e sicuramente più autenticamente “arte” i sacchi nanna di Cuore di Maglia. Grazie Marica per aver introdotto la discussione.
Una suddivisione delle arti, accettabile e realistica, è quella delle “nove arti”. Stilata originariamente nel 1923 dal poeta italiano Ricciotto Canudo, fu arricchita delle ultime due voci dal critico francese Claude Beylie nel 1964 . Architettura – Pittura –Scultura – Musica – Poesia – Danza – Cinema – Radio-televisione – Fumetto.
Per quanto mi sforzi, non vedo in che modo lo yarn bombing possa essere inserito all’interno di queste nobili voci.
Vedo piuttosto yarn bombing / yarnstorming/ guerrilla knitting o graffiti knitting, assieme a movimenti che tragicamente inquinano anche le nostre abitudini alimentari, (come la “cucina creativa” o la più nobile “gastronomia molecolare” che, travestita da disciplina scentifica , nel caso dei cocktail prende il nome di “molecular mixology” ), come un ennesimo atteggiamento sotto culturale del “ famolo strano “ a tutti costi. E’ strano, quindi è arte e, se non ti va bene, sei reazionario e codino, quindi fuori ! La società del “buon tempo”, che fa comprare ai buontemponi (a tante piccole rate) tutte le peggio stronzate tecnologiche provenienti dagli States, quei buontemponi che poi sfilano in corteo con le bandiere e i fischietti e blaterano perché non riescono ad arrivare a fine mese, questa nuova società del “famolo sempre più strano” che ci regala tanto tempo libero anche per l’analista del figlio creativo (che in realtà è cretino) vuole che le ultime cose belle che la natura ancora ingenuamente ci regala, come gli alberi appunto, vengano ridicolizzate . Poi , tolti e buttati i maglioncini a fine performance , vuole che quegli alberi umiliati vengano abbattuti per produrre i pellets da vendere ai buontemponi per i loro caminetti finti antichi nei garage trasformati abusivamente in “tavernetta”.
Alla zappa ! Al sano lavoro dei campi ! Altro che yarn bombing !!!
gentile signore, la ringrazio per il commento che ha aggiunto senz’altro una nota culturale a questo nostro piccolo mondo di “nonne reazionarie”.
D’accordissimo anche io. Non capisco il significato il voler ricoprire un albero con della lana. Al contrario il carroarmato ricoperto di pezze e’ un simbolo, un segnale.
Sono d’accordissimo con Marica! Anche io non riesco a riconoscere nel “movimento” alcun tipo di espressione artistica quando ad essere ricoperti di pezze siano pali della luce, macchine parcheggiate o rami o tronchi d’albero! Effettivamente il carro armato ricoperto di un’infinità di pezze rosa lancia un messaggio di pace ma anche lì riesco ad apprezzare solo il pon-pon rosa che pende dalla canna! Invece di ricoprire gli alberi che senso ha??), troverei molto più creativo (anche se immagino non sia un’idea originale!) fare tanti pon-pon colorati per decorare un’albero di Natale, quello di casa propria però!!! Anzi, Marica se mi insegni a farne uno provo a coinvolgere anche i bimbi e creare tante nuove palline per il nostro albero!
grazie Ludovica per il suggerimento..facciamo i pompom per l’albero di natale..
Brava Marìca, mi trovi assolutamente d’accordo. Penso che l’arte sia un’altra cosa.
Ciao Marica, innanzi tutto ti ringrazio per aver citato il mio blog in questo post; per entrare nel merito del discorso, diciamo che mi sembra troppo semplicistico liquidare una forma di espressione adducendo a nostre simpatie o considerazioni personali. Chi siamo noi per decidere quale espressione di fiber art sia artistica e quale no? lo yarn bombing è un movimento e, come tale, credo debba essere considerato, tutti gli esempi che riporti all’interno dell’articolo poco hanno a che vedere con questa forma di street art. Sarebbe come mettere a confronto Andy Warhol con i graffiti di Banksy. Perdonami ma questa modalità di accogliere il ‘nuovo’ è un film già visto molte volte, ad ogni nascita di movimento che rompe con la tradizione.
Inoltre, alle signore che ritengono che il filato sarebbe meglio utilizzato per vestire i bisognosi, rispondo che non ci è dato sapere se gli yarn bomber facciano anche questo…un’attività non preclude l’altra.
Per sdrammatizzare, il primo dicembre sarò a Roma per il progetto di yarn bombing in via Cicerone, se passi ci possiamo conoscere 🙂
Ciao
Cristina
Accolgo e pubblico con piacere il tuo commento, ma come mi ha detto uno dei miei figli, un blog è una delle cose più antidemocratiche che esistono, tradotto, ritengo di poter dire nel mio blog quello che penso esattamente come ognuno poi è libero di leggermi o non leggermi.
Tu parli di reazione al “nuovo” ,veramente non mi pare tanto nuovo , diciamo che lo è forse per l’Italia, ma oramai sta prendendo piede in tante città anche da noi, e fa sentire così “up to date” tanta gente.
Forse perchè ho tanto rispetto per il creare cose con la lana e i ferri, e ritengo che quello che esce dalle mani è un piccolo grande atto creativo, e lo vedo meglio addosso a mia nipote sotto forma di golfino o berretto, che a strisce attorno ad un albero.
La mia reazione all’ennesimo annuncio di “yarn bombing” è perchè questo movimento come dici tu, mi ha sempre lasciata scettica e comunque come ho scritto nell’articolo, capisco il senso di ricoprire di lana rosa il carroarmato, ma trovo gratuito ricoprire di pezze gli alberi solo per pubblicizzare una merceria..perchè in questo caso questo è lo scopo.
Tra l’altro la conosco bene ed ho anche collaborato con loro, ma alcuni fatti..fastidiosi mi hanno portato ad interrompere la mia collaborazione..
ti faccio comunque molti complimenti per il tuo blog e le belle cose che hai pubblicato e che non conoscevo, e che ho avuto modo così di far conoscere alle mie lettrici.
Io non sarò naturalmente a rivestire gli alberi il primo dicembre, ma se sarai da queste parti il 25 di novembre ho organizzato un raduno delle mie lettrici dal nome molto familiare”maglia e tortellini”, ci troveremo infatti in un relais qui sulla via Cortina d’Ampezzo n 200, “relais la canfora” dove parleremo e faremo maglia e mangeremo i miei tortellini….capisco però che ti sembrerà troppo banale..ah, avremo anche il lambrusco!
Christo : http://www.nga.gov/exhibitions/2002/christo/75fs.htm
…..è “arte” ?!?!??!!
no fa schifo!
Bravissima, condivido in pieno! Maria
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Sicuramente tanti mini cappellini, scarpine mignon, copertine e sacchi nanna per i prematuri di Cuore di Maglia si sarebbero potuti fare. Sapeste la che belle “piccole” soddisfazioni.
Grazie Marica per aver menzionato la nostra associazione.
Cinzia Nettis
assolutamente d’accordo con Lei .
concordo in pieno con Marica e nonna Carla!
Io ho un’amica che lo fa qui a Cagliari e crea cose veranente carine! Ha realizzato un pinocchio graziosissimo, ha rivalorizzato un cagnolino a dondolo che aveva trovato vicino ad un cassonetto e altre cose ancora. Partecipa spesso ad eventi e in ogni caso quando i suoi lavori distribuiti per la città vengono danneggiati, li recupera e li ripara.
Personalmente mi diverto di più a creare capi e mi dà fastidio il voler chiamare arte qualunque cosa, però sono tollerante e penso che ognuno possa esprimersi, ovviamente senza danneggiare niente e nessuno, come meglio crede!
Alice.
Mi fa piacere che la tua amica abbia trovato il suo modo di esprimersi, ma bisogna considerare che si esprime sui beni comuni, non lo fa nel suo giardino , ma sui beni cittadini che sono di tutti, quindi mi sento libera di apprezzare o non apprezzare, se io volessi mettere una bellissima pianta in vaso vicino al mio cancello, per strada, non solo devo chiedere il permesso ma devo anche pagare una tassa.
E poi c’è arte e arte, non sono d’accordo sull’incitare la gente a confezionare e inviare delle pezze per attaccarle ovunque, andrebbe comunque chiesto il permesso e chi lo concede dovrebbe essere in grado di valutare .
D’accordissimo con te riguardo le richieste e i beni pubblici. E anche sul fatto che troppi si autoproclamano artisti, sfondi un portone già aperto! 🙂
Ma leggo anche tanta retorica qui sotto…e te lo scrivo senza nessun intento polemico, davvero.
sicuramente, sapevo che sarei passata per reazionaria, ma a me è proprio la retorica del movimento che mi ha irritato, mi chiedi se chi manda le pezze e chi poi va ad attaccarle agli alberi sa cosa sta fecendo e in nome di cosa lo sta facendo.
Hai proprio ragione!!io non ho mai capito la storia dgli alberi con tanti bambini che avrebbero bisogno anche di un golfino…comunque le foto che pubblichi in questo post sono bellissime!a presto
Sono d’accordo con te! Mi sembra tutto lavoro sprecato, ciao
Concordo Con Marica; trovo che questa “espressione artistica” sia solo una forma di esibizionismo, privo di qualsiasi significato. Quante coperte, scialli e sciarpe si sarebbero potuti fare per coloro che ne hanno necessità…
Ben detto Marica!!! Condivido pienamente l’affermazione che arte è tutto quello che si crea da un gomitolo di lana e personalmente preferisco vestirci mio figlio piuttosto che alberi o pali della luce!!!