..il bavaglino di Ada e il cardigan con le foglie di Cristina:
..e il topdown di nonna Marina..
e lo scaldacuore di Antonella..che merita un applauso per la ricerca dei colori e le asole ,deliziose fatte con la tecnica i-cord.
e il gilet di Rosanna..che pur abitando a Caserta è riuscita a frequentare delle lezioni e i risultati si vedono, bravissima!
Chiedo scusa se ho dimenticato qualcuna, le email che ricevo sono tante e .. l’età avanza.. per cui chiedo alle involontariamente dimenticate, se credete, rimandatemi le foto dei vostri lavori, e sarò ben felice di pubblicarli, soprattutto se ritenete di aggiungere qualche tecnica nuova o meglio ancora, antica, per non dimenticare..
Come ho scritto nella presentazione al blog,”l’arte della leggerezza”,l’idea del blog mi è venuta dopo aver visto , oramai anni fa( direi 8, l’età del mio nipote più grande, Vittorio),dei bellissimi capi di una linea francese, molto conosciuta e molto cara.. ma credo che siano stati i primi a creare capi semplici per bambini anche piccolissimi e con colori che mai avevamo osato fare indossare ai nostri neonati; la Francia si sa ha inventato il pret a porter, per cui con questo blog e proponendovi capi semplici e credo, di buon gusto , ho cercato di dare una spinta a svecchiare un po’ la moda italiana per bambini , almeno per quanto riguarda il fatto a mano, offrendovi le spiegazioni di modelli cercati con pazienza e ..con tanto tempo.., in tutto il web, nei siti americani o nei blog francesi,e poi tradotti, nel desiderio di condividere le mie scoperte .
Ho imparato i termini della maglia in francese e in inglese, e soprattutto a servirmi del computer per arrivare..dappertutto!
Da noi fino a ieri imperava incontrastata ,Mani di fata.. ma con capi spesso ..un po’ ..pesanti e arzigogolati, sia da indossare che da fare.
E l’alternativa ..scarseggia, si passa o almeno si passava, fino a poco tempo fa dai golfini ricamati al sintetico dei grandi magazzini, oppure alle grandi firme:Armani j o Dolce e Gabbana..
Per quanto riguarda riviste di maglia, oltre a Mani di fata…. beh, non c’è storia..
Ma non dimentichiamo però che l’italia è la patria dell’artigianato, che si è espresso in tutte le forme possibili, e oltre alla pittura e scultura e mobili e gioielli ecc, anche nelle borse e scarpe, i pizzi e i ricami e l’alta moda, per cui mi piacerebbe proporvi ogni tanto, qualche tecnica o qualche capo prezioso , giusto per non dimenticare il nostro grande passato e la nostra cultura.
E l’idea mi è venuta dall’incontro con una mia nuova “corsista”, Lodovica B., la creatrice dell’abitino con il corpetto a punto nocciolina:
io le insegno l’i-cord e lei me ne propone un altro , con cui ha decorato una copertina .
. io le propongo i ferri 4 e lei tira fuori i 2,5..
e mi vuole anche insegnare il punto smog..
…e sono sicura che alcune delle mie lettrici più assidue , Nonna lu e Carla O.ad esempio, non aspettavano altro!
Ciao marica ,posso sapere Lodovica come ha fatto il profilo della copertina ?GRAZIE
Inoltre, la mia colf (che a luglio si laurea in Scienze politiche) e rumena: mi ha fatto conoscere dei siti mol to interessan ti, forse con modelli un po’ troppo elaborati, ma semplifica bili. E abbiamo sistemato anche l’Est!!!
il problema delle traduzioni dei modelli della maglia, non è solo la lingua, ma chi traduce deve conoscere i termini della m sia nella sua lingua che nella nostra, avevo provato a far tradurre dal russo alla mia di colf, ma non ne è venuto fuori nulla, puoi stamparti l’elenco dei termini della m da Garnstudio, che pubblica in tutte le lingue, vai sul sito, e in alto dove dice ,mi pare, “consigli e aiuto” ci sono gli elenchi.
Ci vuole tutta la passione che ci ho messo io ( e il tempo..) per imparare quelli dall’inglese, sono sempre molto frustrata quando vedo modelli in lingue che non conosco e non ci capisco nulla, poi ci sono quelli in giapponese, che sono bellissimi e loro usano gli schemi ,con dei numeri, e capito il sistema ..vai avanti liscia, alcuni sono tradotti,vedi ad es anche su Ravelry, Pierrot, gosyo.
I paesi dell’est, hanno modelli un po’..paesani, molto ricchi, non mi fanno impazzire..
Ma ho pure una nipote tedesca! Therese, se le intrattengo i tre bimbi ( 4, 2 e mezzo, 5 mesi!) mi traduce ciò che desidero! È fatta mettiamo su una Company!
spagnolo? Mia nuora e andalusa! Muy bien por los traducciones, no estan problemas. Besitos
in Spagna ci sono linee per bambini bellissime, una è Nanos(ne ho parlato in un articolo) e anche delle belle riviste, come “oso blanco”, ne ho qualcuna e qualcosa ho anche pubblicato, e hanno lo stile che piace a te(e nonna lodovica, che se le è già scannerizzate) ma sono tradotte maluccio.. chiedi a tua nuora qualche nome di linee per bambino o se ci sono altre riviste o blog carini.
E dai un reality sulla maglia! Proponilo alle tue entrature mediatiche! Quanto a me frequento sempre i 2.5 o i 3, ma spesso li tradisco per quelli un po’ più consistenti: si fa prima e si vede meglio. Sfogliando i vari modelli sul web, talvolta mi viene una rabbia… Modelli che ho fatto anni fa quando sul web c’erano 3 persone in USA venduti oggi e presentati come frutto della creatività di stiliste del knitting! Grr… Ti mandò la foto del mio ultimo ” corselet”, credo di aver eseguito il primo almeno 40 anni fa! Grazie come sempre di essere per me continua fonte di ispirazione!
mandami le foto di quei modelli che dici di aver visto, che facciamo un po’ di gossip..comunque nulla si crea e nulla si distrugge.. si prende un po’ qua e un po’ la..anche i miei modelli sono un insieme di tecniche e pezzi presi qua e là, e anche io ho visto in vendita su un sito francese che vende modelli(ne ho comperati anch’io) la brutta copia dello scaldacuore che ho fatto comperare a tante, “entrechat”, che ci vuoi fare..
mi da fastidio chi proprio non crea mai nulla, e nemmeno fa lo sforzo di cercare o imparare a tradurre .vorrei dare un suggerimento a chi cerca nel web,e conosce altre lingue oltre al francese e all’inglese: perchè non provare ad entrare nei siti ad esempio in tedesco o in spagnolo,non mi risulta che ci sia ancora nessuno che pubblica da quelle lingue. e sicuramente si trovano tante cose, ho trovato ad esempio un giornale norvegese con modelli e ho provato a tradurre.. è stata dura ma ce l’ho fatta(credo..).
Aspetto le foto del tuo corselet( e quando vieni a roma ti faccio conoscere carla e lodovica, che mi pare che sareste in sintonia..con i vostri ferri 2,5..)
purtroppo alcune immagini non si vedono
Scusa Marìca, non riesco ad aprire la seconda, terza e quarta immagine di questa pagina. E’ solo un problema mio?
ciao marìca, finalmente lane mondial ha scoperto linee phildar il tuo blog e altri siti…ho sfogliato il catalogo sul suo sito e c’è un modello uguale identico a uno phildar e altri visti da te! bene..
.. tutti più o meno copiano da Phildar, ha pubblicato un’infinità di riviste e da anni, mondial o perchè ci aggiunge il ricamino o l’applicazione, o perchè usa dei filati a volte assurdi, riesce a fer diventare gli originali..paesani!
ahahah!è vero manco a copiare…e io che mi ero illusa!
No,no va bene cosi’ come sei e come gestisci il tuo blog!!! Non cambiare!!!
Grazie!!! E’ proprio vero non ci sono piu belle riviste io da ragazza compravo sempre milleidee e veramente avevi grandi idee da realizzare!!e’ bello sempre ricevere tue notizie,infatti quando non scrivi controllo piu volte la posta e mi preoccupo un po buona giornata
..già mi sembra che scrivo tanto, altrimenti potri aprire un filo diretto, magari su skipe..o fare un grande fratello ..