Mercato antiquario” per strada ” a Camden passage.
Andate a Covent garden,al Giubilee market ,durante la settimana si vendono cibi, ma il sabato e la domenica artigianato e il lunedì mattina antiquariato.
Ma è comunque piacevole la zona in sè, spesso nella piazzetta sottostante ci sono cantanti lirici che cantano arie d’opera mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi
e c’è un negozio di “case delle bambole”,
delle piccole meraviglie.
Un altro mercato interessante è il “BOROUGH MARKET”, nella zona di Southbank, quella una volta malfamata dei magazzini marittimi e ora completamente rinnovata, dicevo il mercato, sotto un cavalcavia in un’atmosfera molto”dikensiana” , ci sono bancarelle che vi offrono cibi cucinati di tutte le parti del mondo, da assolutamente non perdere il “fish and chips” con le patate spruzzate d’aceto.
Chi va a Londra certamente non si perderà Portobello, ma credo che oramai sia più un’attrazione turistica che un luogo dove si possa sperare di fare qualche scoperta, è invece molto carina la zona attorno: Notting Hill, che grazie al film con Hugh grant e la julia Robert è diventato di gran moda; ìn Westbourne grove ci sono bei negozi, cafeterie e ristorantini molto “trendy”, ( anche uno vegetariano) e un “charity” , vista la zona elegante, interessante.
C’è anche un Bonpoint, come al soliti inavvicinabile, ho comprato un paio di calzini misura 3 mesi: 17 sterline, però mi ci hanno spruzzato dentro, nell’elegantissima picola shopping bag, il profumo.
C’è un outlet di Marie Chantal, con cose veramente deliziose e prezzi finalmente ragionevoli( perchè è un outlet!) e un altro negozio di CARAMEL
QUi un sito con indicazioni di mercati e shopping a Londra
POSTI CHE VENDONO LANA A LONDRA
ALL THE FUN OF THE FAIR
I KNIT LONDON,WATERLOO
JOHN LEWIS,BRENT CRESS
JOHN LEWIS, OXFORD STREET
KNITTING SHOP,HIGHBURY
LIBERTY,REGENT STREET
LOOP,ISLINGTON
PETER JONES,SLOANE SQUARE
STASH YARNS,PUTNEY
Vado qualche volta a Londra ( troppe poche volte per i miei gusti, ma qui faccio la nonna abbastanza a tempo pieno, per cui..) dove il mio “figliuolo” più piccolo sta prendendo un dottorato in biologia molecolare all’Imperial College: è andato a Londra, ha dato l’esame, l’hanno preso, sembra incredibile vero? e solo per i suoi meriti, per una laurea presa in Italia alla terza università di Roma( ma con 110 e lode) e lì si mantiene con quello che gli danno, mi manca ovviamente moltissimo ma sono contenta per lui.
Dicevo che mi capita di andare qualche volta a Londra per i motivi di cui sopra , e finisce che guardo più facilmente negozi per bambini ( per me frequento soprattutto
” Mark & Spencer”, che corrisponde più o meno alla nostra Upim più in grande), ho scoperto così “Marie Chantal”, ha un outlet con prezzi accessibili a Notting Hill altrimenti il negozio “ufficiale” è a Sloane Street, oppure “The nursery Window” in Walton Street ( stradetta deliziosa piena di negozi carinissimi e scicchissimi anche per bambini), che vende modelli retro per neonati in cashmere Loro Piana fatti a mano( ma i miei sono fatti meglio), a dire il vero, tutto considerato non sono carissimi, ma naturalmente ho solo guardato e poi su internet si trovano questi modelli vintage ( vedi “Behive” in inglese) che si scaricano gratis.
Sapete cosa sono i :”Charity”? sono negozietti sparsi per tutta Londra dove si vendono, per beneficenza, abiti( ma anche oggetti )usati, e , se andate nel charity giusto nel quartiere giusto, si possono fare dei begli “acchiappi”; ce ne è uno a Notting Hill e un altro ad Hampstead Heath in fondo alla High street; su internet cercando london-charity si trova l’elenco per quartieri.
“Era il 1941, Londra era stata bombardata dai nazisti. Per sostenere i cittadini la Croce Rossa, al 17 di Old Bond Street, apriva il primo charity shop della storia. E, a distanza di tanti anni, la capitale inglese non ha perso il suo primato nei negozi di charity. Molti sono nascosti, altri hanno luminose vetrine nei quartieri più posh, tutti celano tesori per chi ama ricreare autentiche atmosfere vintage, desidera qualcosa di raro ma con un’anima, e in ogni caso vuole spendere le sue sterline in negozi che le ridistribuiranno secondo il criterio del bisogno e non del profitto. Senza dimenticare, tuttavia, la dimensione fashion.”( sole 24ore)
I grandi magazzini come Peter Jones, John Lewis,Liberty’s e Selfridges hanno reparti dove si vende lana, bottoni, riviste di maglia e spesso ci sono signore carine che spiegano( ma la lana costa meno attraverso internet).
Circa a un’ora da Londra , vicino Oxford,c’è un “outlet village” , si chiama”BICESTER VILLAGE “( si pronuncia BISTER) ci si arriva con il treno dalla stazione di MARYLEBONE e una volta arrivati una navetta vi porta al villaggio, e lì c’è Ralph Lauren bambini a prezzi scontatissimi, e Gap ecc ( guardatevi il sito dell’outlet).
Molto carino è anche”Caramel”, ha un negozio in King’s Road e vende anche da Harrod’s.
Ma nei grandi magazzini come Peter Jones in Sloane Square ( a sinistra, all’inizio di King’s road, c’ è un arco che porta in una piazzetta: “Duke of York’s”, con cafeterie carine e negozi anche per bambini e anche Zara) o John lewis, Selfridges in Oxford street o Mark & Spencer ( che sta dappertutto) ci sono moltissime cose per bambini; se andate a Londra poi non fatevi mancare un centro commerciale nuovo:”Westfield” , fermata metro: Sheperd’s Bush, riunisce sotto una cupola avveniristica il meglio dello shopping, da Gap a M&S a Next e Zara c’è una parte che riunisce in fila negozi per bambini e un’altra che si chiama “The Village” che invece riunisce il top : Tiffany , Prada ecc, ecc, e lì passano le ricche arabe tutte velate di nero ma con gli occhi che saettano golosamente…!
Se poi vi capita di andare a Londra con i bambini non dovrete mancare il museo delle scienza e soprattutto la parte dei dinosauri , e il gigantesco negozio di giocattoli “HAMLEYS” in Regent street, e , se la stagione lo permettere Hyde Park e sempre nella bella stagione, lo zoo.
Ma la zona di Londra che mi piace di più è la collina di Hampstead (” HAMPSTEAD HEATH””), a nord di Londra, ci si arriva con la metropolitana e, una volta arrivati ,un ascensore velocissimo vi porterà in superficie, e qui, una volta usciti, si è come per magia portati in un villaggio indietro nel tempo con casette basse, vecchissimi pub e un meraviglioso parco con due laghi e una incredibile vista su Londra, se è bel tempo andateci con i bambini e fate un picnic .
Premetto che la prima volta che sono stata a Londra è stato a metà degli anni ’60, durante l’estate.
L’anno prima , spinta da un’amica che c’era già stata, eravamo nel Surrey in una bellissima casa di campagna e io facevo la ragazza-alla pari, seguivo 3 bambine la mattina, e poi nel fine settimana andavamo a Londra.
Carnaby Stret era in gran moda, le minigonne impazzavano, c’era Biba e Mary Quant e per moda si girava a piedi nudi, anche per Londra. Io ero universitaria , ero iscritta a lingue a Bologna con inglese fondamentale ( ma non l’avevo mai studiato prima, a scuola allora si faceva più facilmente francese) , e quindi anche l’anno dopo, sempre d’estate, sempre per pagarmi una vacanza studio, facevo la signorina- chaperon in un collegio di suore italiane ad Hampstead in una vecchia villetta vittoriana con le pareti rivestite di quercia scura: “le Marcelline”, per ricche ragazze italiane appunto, e io non solo non pagavo, ma frequentavo la suola la mattina assieme alle ragazze e al pomeriggio ero ” costretta” ad accompagnarle a fare shopping in giro per Londra..!, c’erano ovviamente dei limiti di orario per il rientro e poi.. le suore mi ascoltavano le telefonate..! ma ricordo quel periodo con piacere e lì ho imparato le canzoncine che poi ho inflitto ai miei figli nei viaggi ( “Rule Bretagna”per dirne una), e quel po’ di inglese che ora mi permette di frequentare il mondo anglosassone ( o americano) abbastanza facilmente.
Ricordo che in collegio per usare il phon bisognava inserire in un apparecchio dei penny!
Ma tornando ad Hampstead Heath, usciti dalla metro si comincia a scendere sulla High Street e qui si susseguono negozietti, una stradina con una bottega antiquaria e uno di usato e un altro che fa corsi di maglia!
e poi girando a sinistra ( ma è meglio chiedere) c’è la strada che vi porta al parco costeggiando bellissimi giardini.
Più giù a destra si può mangiare in un bistrot francese oppure a sinistra in un vecchio pub:the “Holly bush” oppure più lontano un pub storico :”The Spaniard’s inn” ( chiedere ,ci si arriva con l’autobus)
Ad Hampstead hanno abitato Freud e Carlo Marx, e quest’ultimo è seppellito nel vicino cimitero.
A Londra, se amate la maglia e anche l’antiquariato fate un salto il mercoledì o il sabato a “CAMDEN PASSAGE “ quartiere” Islington “fermata metro “ANGEL”, anche qui vecchio quartiere con botteghe e mercatino in questi 2 giorni per starda , un negozio di maglia carino:”LOOP”, e piccoli ristorantini di cui uno con cucina mediterranea delizioso ” OTTOLENGHI” in Upper street,
Vorrei fare una precisazione, come ho avuto modo di dire recentemente a una persona che non trovando altre parole o forse avendone poche nel suo vocabolario, mi ha tacciata di essere elitaria o di mostrare o pubblicizzare solo cose “da ricchi” , ritengo che il buon gusto è buon gusto e basta, che questa moda per bambini di cui parlo e che tanto mi ha entusiasmato è in realtà un invito alla semplicità, il fatto di illustrare modelli che vengono da negozi anche costosi non è necessariamente solo una spinta a comperare ma a dare un ‘occhiata per vedere cosa c’è di nuovo in giro e migliorare il gusto, e poi traducendo i modelli ( oltrettutto gratis) e insegnando a tradurre i termini tecnici m’illudo di fornire uno strumento in più per farseli da soli.
E poi la rete è già piena di blog con fatine e animaletti saltellanti, volevo fare qualcosa di diverso.
Ricordo anni fa , fui piacevolmente colpita da un picolissimo e semplicissimo cardigan misura neonato, esposto in una vetrina di un negozio del centro di marchio francese,l’unico neo era il prezzo, ma era “in parte” giustificato dalla novità e anche dalla scelta dei colori: chi avrebbe messo 6 o 7 anni fa ad un neonato un cappottino prugna o grigio piombo? oggi i giacchini a m legaccio tutti dritti li ho trovati anche nella grande distribuzione ( da Auchan ad esempio, nel reparto abbigliamento bambini, spulciando vengono fuori anche cose carine, mi pare siano fatte in Spagna).
Comunque in quell’occasione , girai l’angolo, entrai nel primo negozio di lana e comperato un gomitolo ( 3,50 euro) arrivata a casa in un paio d’ore era fatto .
Vorrei parlare poi della funzione “terapeutica” della maglia, prendendo spunto ad esempio dal cuscino di fiori di maglia che ho pubblicato nel blog.
l’autrice è mamma di un bambino gravemente autistico e dice che la maglia le ha salvato la vita.
Contare le maglie è come fare yoga, la mente è concentrata su qualcosa di creativo e alle volte si ha proprio bisogno di staccare i fili, e il creare da quell’anonimo gomitolo una piccola opera d’arte per il proprio bambino o nipotino, o per farne oggetto di un piccolo regalo, un pensiero affettuoso, è gratificante e ci aiuta a stare meglio .
E quindi, se il mio lavoro può fornire anche un piccolissimo aiuto in questo senso,mi sento già ripagata.
La moda dicevo è cambiata e soprattutto in Francia ci sono tante pubblicazioni di maglia per bambini. Phildar che vi manda i cataloghi a casa e anche la lana, la mitica ” Droguerie”, che ha un bellissimo negozio vicino al Louvre, a Parigi ( e tanti altri in giro per la Francia), era un’antica drogheria ed è rimasta tale e quale, ma ora i vasoni di vetro che contenevano le spezie sono pieni di bottoni e dalle pareti pendono le matasse di lana e i golfini descritti nei suoi libri , vi mandano a casa i oltre ai libri,il “kit” del modello scelto, completo di lana ,bottoni e quant’altro serve; l’unico neo è che non danno la possibilità di fare gli acquisti direttamente dal sito, bisogna infatti fare gli ordini via e-mail o al telefono e pagare con un bonifico, operazione un po’ macchinosa che fa andare via la voglia.
Il panorama inglese ( ma anche americano) della maglia è ricchissimo, soprattutto per quanto riguarda le tecniche e la descrizione delle stesse in bellissimi libri spesso tradotti e copiati in tante lingue: dalle “bibbie” di punti e bordi e trafori (” lace”) ai libri , Debbie Bliss ha scritto decine di libri tra cui moltissimi di modelli per bambini ,alcuni sono tradotti in francese( i libri si possono aquistare su Amazon.uk o France, fate attenzione che sul libro che avete scelto ci sia scritto che fanno la spedizione all’estero) e poi Louisa Hardings, e Rowan, Sirdar, Sublime ha della bellissima lana e bei libretti con modelli per bambini.
Hampstead heath









MERCATI
















Molto interessante la tua storia sulle tue esperienze a Londra. Conosco i quartieri che citi perché anch’io ho una figlia che ci vive e lavora,sposata ed ora in attesa di una bimba. Ho rispolverato così le mie conoscenze, grazie anche al tuo sito,sui lavori a maglia per neonati. La prossima settimana ci dovrò ritornare quindi tengo nota dei negozi da te menzionati!
grazieeeeeeeeeee
cara Marica chi ti definisce elittaria non merita che una risposta “non ti curar di loro ……..” carina questa idea di raccontare i posti che hai scoperto viaggiando conoscere cose e condivderle con altre persone è sempre cosa gradita per chi lo fa e per chi le riceve. Continua con le tue proposte che sono molto pratiche e che permettono di
vestire i piccoli come persone e non come bambole.
Ciao e grazie
maria rosa
Ciao e grazie per gli apprezzamenti(fanno sempre molto piacere),la settimana prossima saro’ di ritorno a casa e aggiungero’nuovi indirizzi .
A presto
Marica