Un breve resoconto dell’altrettanto breve apparizione a Uno Mattina:avendo già partecipato l’anno passato a delle trasmissioni televisive, ero più tranquilla,ma..7 minuti di trasmissione sono veramente pochi..trucco e parrucco(parrucco poco: la natura in questo con me è stata benevola..) trucco pesante, ho dovuto insegnare a montare le maglie al conduttore che comunque è stato bravissimo.. impiegano molto più tempo tante mie allieve… e poi..via..comunque sapete cosa mi ha gratificato di più di tutta quanta la situazione? come avrete visto era presente anche la Mondial, con le stupende modelle vestite di maglia, e avrete potuto notare quanti bei gomitoli erano esposti… beh alla fine della trasmissione ho fatto razzia…..!! ma si può mettere davanti ad un drogato tanta droga..senza fargliela assaggiare? ma va in crisi d’astinenza!!!
A questo proposito ho trovato un articolo nel web americano, che prendendo spunto dall’anonima alcolisti, ha stilato una serie di quesiti che vi faranno capire se siete ..”spacciate” o c’è speranza, e poi la preghiera dei “12 passi”:
la preghiera in originale è questa:
” PREGHIERA DELLA SERENITA’ ”
« Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso,
e la saggezza per capire la differenza. »
Vi confesso che è forse la preghiera che recito più spesso, e mi è molto servita ,negli anni, a fronteggiare mariti, figli, nipoti e ..nuore..
In gergo “maglieristico” suona così:
” SIGNORE CONCEDIMI LA SERENITA’ DI ACCETTARE LE COSE CHE NON SO LAVORARE A MAGLIA E LA FORZA PER LAVORARE QUELLE CHE CREDO DI POTER LAVORARE , E LA SAGGEZZA PER CAPIRE LA DIFFERENZA
Ho trovato la lista che segue in un sito americano,questo:https://suite101.com/a/a-12-step-program-for-knitters-a348693 (per chi fosse interessato ho mandato il testo dell’articolo all’autrice del post..)
e mi è sembrato molto divertente:
“Il termine “dipendente” è spesso usato per descrivere delle “compulsioni” come fare shopping sfrenato ,mangiare troppo, uso eccessivo del pc. su queste basi molte “knitters” possono essere definite compulsive,o “knihtaolics”
COME CAPIRE SE SIETE MAGLIA-DIPENDENTI
-ogni scusa è buona per comperare altra lana anche per il compleanno di vostro marito,l’anniversario o il giorno in cui il vostro cane è stato sterilizzato o castrato, o il giorno in cui il vostro divorzio diventa definitivo o il fatto che si tratta di ..martedì?
-I vostri figli o il coniuge (o entrambi) alzano automaticamente le braccia per tenere le matasse..ogni volta che tornate a casa del negozio della lana?
-Avete più di filati di quanto ne potrete mai lavorare nella vostra vita ma ne comperate ancora?
-Comprate lana anche senza avere idea di cosa farci o quando avrete il tempo per lavorarla?
-Tutti proprietari dei negozi di lana vicino a casa tua conoscono il vostro nome,le vostre misure e i vostri colori preferiti?
-Hai logorato il sedile o le bracciolo della tua poltrona preferita per fare la maglia? Se questo e’ il caso, ti ritrovi a coprirli con gomitoli e matasse sperando che nessuno gli faccia caso?
-Quando qualcuno vi taglia la strada in macchina,o vi cade una maglia,gridate:”o maglia!”?
-Scegliete i vostri amici in base alla loro conoscenza della maglia?
-Se dovessi scegliere tra la maglia e il sesso , scegliereste la maglia , almeno tre volte su quattro?
IL PROGRAMMA DEI 12 PASSI PER MAGLIA-DIPENDENTI
Se avete risposto “sì” ad almeno cinque di queste domande , diciamocelo sorella(fratello ) , hai bisogno di aiuto . Se siete come me , e mi sono imbattutta un migliaio di volte in quiz come questo, probabilmente non c’è speranza per noi , ma possiamo almeno dire che abbiamo provato . Quindi , ecco alcuni suggerimenti per un programma di 12 – passi progettato appositamente per noi :
1) Ammettiamo che siamo impotenti sulla nostra dipendenza da filati e tutte le cose a maglia , e che i nostri nascondigli sono diventati completamente ingestibili.
2) Noi crediamo che un Potere più grande di noi avrebbe potuto riportarci alla ragione dandoci più tempo ininterrotto per lavorare a maglia .
3) Abbiamo preso la decisione di dedicare la nostra vita ai proprietari del nostro negozio preferito di filati locale . Che il cielo aiuti noi e i nostri conti in banca.
4) Abbiamo fatto un inventario di ogni gomitolo nascosto nei nostri armadi , sotto i nostri letti, e nel bagagliaio delle nostre vetture .
5) Abbiamo proclamato a Dio , a noi stessi e a chiunque voglia ascoltare la natura esatta dei nostri numerosi ( lavori in corso) wip:work in progress.
6) Siamo prontissime a lasciare che qualcun altro prenda la colpa per il modo in cui il nostro ultimo progetto è fallito o perché ancora non è finito .
7) Noi umilmente Speriamo che i proprietari di negozi di filati di cui ci serviamo abitualmente non scoprano che abbiamo comperato lana nel nuovo negozio in città .
8) Abbiamo fatto una lista scritta di tutti i progetti che abbiamo in mente di completare,e il desiderio di farli tutti, salvo aggiungerne altri .
9) Abbiamo tentato di fare ammenda nei confronti delle persone che abbiamo ignorato o abbandonato perché preferiamo lavorare a maglia , e speriamo che capiranno la prossima volta che lo faremo,dal momento che ora sono stati avvertiti.
10)Continuiamo a fare un inventario regolare della nostra scorta , e quando abbiamo comprato impulsivamente filato del colore sbagliato , texture o calibro , provvederemo tempestivamente ad ammetterlo . Se necessario , si farà ricorso alla vendita su eBay in modo che possiamo comprare qualcosa di più adatto per sostituirlo .
11) Abbiamo cercato , attraverso la preghiera , visite regolari ai negozi di filati locali , e le ricerche esaustive su Internet , di migliorare il nostro contatto cosciente con tutti i nuovi filati e modelli.
12)Avendo ottenuto un risveglio spirituale e artistico come risultato di questi passi , noi porteremo questo messaggio ad altri knitaholics , e metteremo in pratica questi principi fino ad esaurimento dei filati o alla morte,dipende cosa viene prima.”
Personalmente ho capito di essere maglia dipendente, quando:
1): ho smesso di comperare libri ma compero solo riviste di maglia
2):su internet guardo solo siti di maglia
3):posso fare le 2 di notte per finire una scarpina
4):non cedo un gomitolo ad un’amica anche se non mi serve
6):sono disposta a prendere un treno e andare a 300km di distanza per comperare lana anche se qualla che ho non so più dove metterla
7):quando mi trasferisco al mare porto con me numerosi sacchi blu di Ikea pieni di :lana-tutti i ferri-gran parte dei libri-l’ipad per le spiegazioni e poi, appena arrivata vado a visitare i negozi di lana locali.
8): un giorno sono andata in spiaggia portando i-pad per i modelli e lavoro a maglia nella borsa, mi sono trovata un posto all’ombra e ci sono rimasta tutto il giorno a lavorare .(.sotto un fico:potevo tranquillamente starmene a casa..)
9): a giugno vorrei andare a Boston a trovare mio figlio Tommaso, e già mi sono informata su quali sono i luoghi migliori per comperare lana ( e l’amica Rosa Gentile di New York mi ha appena detto che a 2 ore da Boston c’è un fantastico posto..per la lana..
10): andati via i figli da casa, ho una stanza piena di lana, se ho ospiti trasferisco la lana ..sotto i letti..
E voi quali SINTOMI avete?
in casa mia trovi lana da x tutto i miei figli e mio marito nn ne possono più ,mi vedono sferruzzare anche andando in macchina
Grazie a tutte voi! Mi sono un po’ consolata e un po’ spaventata: sono anche io maglia-dipendente!!! ma non solo!!! Vi confesso che sono pure stoffa-dipendente. Il mio “primo amore” , dall’eta’ di 5 anni quando mi cucii un dito con una vecchia Pfaff a manovella, ho sempre amato le stoffe, gli stampi (anche fatti da me, senza alcun imsegnamento).
Conclusione: ho armadi, scaffali, scatole, ceste…stracolme di lavori fatti e di “materia prima”! (e dire che non faccio la casalinga full time avendo una miriade di impegni fra lavoro – e andare in pensione chissa’ quando – e famiglia).
Un saluto a tutte e un grazie se mi avete letto!
Annie
non credevo di essere una maglia-dipendente, fino a ieri quando, dopo una settimana di “riposo forzato” causa bimbo con l’influenza, mio marito mi ha gentilmente regalato una mezza giornata di libera uscita.
avevo voglia di comprarmi qualcosa di carino, ma…sono tornata a casa con dei bicchieri nuovi, un pigiama e…18 gomitoli!!! mio marito mi ha chiesto: che ci devi fare con quest’altra lana?!
e io: non lo so, ma mi farò venire qualche idea!
a proposito…da Auchan (io sono stata a quello a Porta di Roma) gomitoli da 50g della Coats Cucirini costano 1€ cad.
un’occasione irripetibile per noi maglie dipendenti!!!
Rassegnati,sei maglia dipendente,e tra poco imparerai a nascondere i gomitoli arrivando a casa,per evitare i commenti,come fanno gli alcolisti con le bottiglie..e credo che devo proprio andare a Porta di Roma.. Devo comperare la cipolla secca da Ikea( ve la consiglio, pronta all’uso la metto nel ragù ,nelle frittate e nell’insalata)
mi spiace di non averti visto in tv ,ma ti cercherò in internet,ho iniziato ad essere dipendente da poco leggendoti tutti i giorni e mettendo in pratica quanto posso…le mie scorte di lana stanno ancora nel cesto….un bacio lella
Ho visto il programma fino alla fine della tua intervista, poi ho dovuto spegnere per andare ad un corso…. interessantissimo tutto quello che ho sentito e visto, e che brava, sei riuscita a far montare i punti al conduttore!!!! Maglia dipendente???? Ho cominciato i primi punti che avevo 6 anni (ora ne ho 52…).. i miei gomitoli, matasse e spole occupano un’intera anta di un armadio 60x60x270, quasi mezza di un altro simile, spole incastrate tra coperte e lenzuola, qualche scatola sotto il letto, cestini in giro per casa…. l’unico posto dove non porto la maglia, ma neanche altri hobby manuali ma solo libri o il kobo, è in vacanza, ma a volte non manca l’occasione per fare acquisti e prendere spunti e appunti… ^__^
MGrazia
ciao marìca io qst sintomi li ho tutti un po’ più ingarbugliati forse, ma presenti,invecchiando peggioro, al 20 a Vicenza abbiamo Abilmente e so già che nonostante i miei buoni propositi tornerò con una borsata di filati,a casa in cucina,cioè comodo,ho un cestone con i 5 – 6 lavori iniziati più i filati che secondo me potrei utilizzare a breve,a seconda delle idee,nell’antibagno ho dei mobiletti pensili con ante in vetro,zeppi di filati,sopra ho messo delle cassette in legno,qll della frutta, dipinte,in piedi piene di filati tutto distinto per gradazioni di colore e in vista dimodoché se trovo un’idea subito vedo il filato che mi serve,non è proprio il massimo dell’ordine,secondo le mie amiche,ma non sanno quanta serenità ed entusiasmo mi procurano quei gomitoli lì in attesa di qualche bellissima idea dal tuo blog.grazie ciao ada
Non sono ancora dipendente anche se molto appassionata:forse questione di tempo, non ne ho molto.Continuo a leggere molto anche per lavoro, non compero riviste di maglia, ma navigo però parecchio per siti..lo confesso.
Ho una idiosincrasia per lavori multipli , ne inizio uno e lo termino, magari un tempi che possono variare molto.ho avuto tempo fa un lavoretto fra le mani, una sciarpona, che mi aveva preso molto: come uscivo dal lavoro mi veniva in mente e arrivavo a casa e dovevo assolutamente averla in mano, controllare, fare qualche giro, poi ragionavo sul resto( dal gatto alla cena, marito, tel ai figli, ecc)
Non sopporto di avere riserve di gomitoli, cerco sempre di utilizzarli, integrando con nuovo acquisto da abbinare come colore..
In giro per il mondo cerco negozietti, anche questo è vero.
Ho dedicato anni a smaltire una ” eredità”..piccola cassapanca di lane e lavori a metà..mi è quasi venuto un infarto quando me la son trovata!ho disfato tutto e riavviato lavori per non sprecare nulla.
Spero che dopo questa confessione Marìca non mi bannerà!
ma no e perchè poi, ognuno ha le sue modalità..per assumere droga, e qualcuno riesce a mantenersi sulle”piccole quantità”.. e per uso personale…
Io da un po’ di tempo sono diventata Marìcadipendente !!!! Però una cosa mi porto dentro è la fretta ,nella mia testa,di realizzare le cose!!! Ne vorrei fare sempre di più…..grazie marìca!!!!
Cara Marica anch’io ho molti dei sintomi che hai descritto; a questi aggiungi “sferruzzare in macchina” anche in movimento (ma solo se a guidare è qualcun’altro!).
Stamattina ero al lavoro e non ti ho potuta vedere; dimmi che presto metterai il filmato sul sito.
Grazie di tutto, ci dai sempre spunti interessanti.
Spero di riuscirci,grazie per il tuo contributo
molti dei sintomini maglia-dipendente sono anche miei,la lana abbonda sempre di piu’ la differenza e che mentre prima lavoravo per i miei figli ora,non avendo nipoti e facendo parte di diverse associazioni benefiche,sono sempre li’ a cercare cosine belline da portare nelle varie manifestazioni o banchetti per finanziareora una ora un’altra.L’ultima fatta e ‘quella per la Live e fra un mese e’in programma una tombola o mercante in fiera per finanziare un’associazione di bambini down che avevano educatori perlaboratori didattici,ora non ci sono soldi e stiamo pianificando qualcosa per aiutarli.si fa quel che si puo’,ti abbraccio maria
Ciao anch’io ti ho seguita stamattina e ho avuto la sensazione che tu voles si parlare ancora di più sul lavoro a maglia,ma il tempo non bastava, eri sciolta e serena in mezzo a tutti quei gomitoli….. diciamo che ti trovavi nel tuo habitat
naturale.Mi è piaciuto ciò che hai scritto sull’essere maglia dipendente e sono
daccordo con te in quanto anch’io sono piena di gomitoli e ne compro altri senza pensare a quelli che ho gà,Stanotte ho fatto le due per finire una sciarpa e ti dirò di più quando esco porto sempre con me il lavoro da finire
sperando di rubare qualche minuto da dedicare alla maglia.Una sera all’uscita da lavoro aspettavo mio marito e non mi andava di aspettare senza far nulla… tirai fuori i ferri e continuai a sferruzzare pensa un pò per strada con la luce dei
lampioni,Poi ho conosciuto te con il tuo bellissimo blog e la cosa mi ha reso felice dove ho imparato e ancora apprendo ..per cui sono diventata ancora di più maglia dipendente ……ormai fai parte del nostro quotidiano
Sei stata molto brava!!! e per la’dipendenza’….sembra scritta per me!!!
Ciao Marica, giusto oggi ho condiviso questo argomento con le clienti che sono venute in azienda di questa “dipendenza”.
Siamo davvero in tantissime!!!.
Ti dirò di più, ieri pomeriggio è arrivato un signore da Verona col treno partendo la mattina alle 8.40, cambio treno e ancora autobus per prendere
1 gomitolo di cotone per la moglie che doveva terminare la copertina… da noi era arrivato alle 14.30 circa. ECCEZIONALE e complimenti alla moglie che ha coinvolto con entusiasmo il marito!!!!
Continua così e non ascoltare le malelingue, quelle ci sono e ci saranno sempre.
Paola bg
Per motivi di orario non ho potuto, ma magari nel web trovo il filmato.
Non so, magari tu sai meglio a tale proposito.
mi permetto: sul sito RAI REPLAY trova tutte le repliche.
Un ulteriore aiuto.. visto che Unomattina è diviso in tante parti, Marica la trovi in questo : http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html?day=2014-02-12&ch=1&v=326426&vd=2014-02-12&vc=1#day=2014-02-12&ch=1&v=326426&vd=2014-02-12&vc=1
sono arrivata al punto di andare il una filatura che chiudeva e ho comprato rocche di lana riempendo un baule intero dell’automobile.ho confezionato coperte per quattro,cinque case,decine di bimbi.cerco siti di maglia e mi spremo le meningi fino a quando non riesco a copiare il modello…adesso sono entrata nel trip dei cappellini di Carolyn Doe.mia figlia vive a Copenhagen e io,ogni volta che ci vado,mi compro lane,ferri e cose varie e mi perdo ad osservare vetrine intere di maglioncini …ciao e BUON LAVORO!!!!
i sintomi ci sono tutti e consapevolmente me li tengo stretti, se pensi che come unico regalo per il mio 61esimo anno mi sono regalata uno sfacelo di lana!!!!!
sono contenta così un po’ meno chi mi sta in giro visto che quando mi parla deve attendere che io abbia smesso di contare i punti oppure devo aver prima finito un ferro per fare qualcosa d’altro (altrimenti ci resta il buco no??)
Caterina
ciao Marica, ti ho seguita stamattina su rai 1 e devo dire che sei bellissima come sempre, ti ho trovata anche piu spigliata delle altre trasmissioni su tv 2000 e concordo con te, quel cappottino azzurro era splendido!
Io lavoro a maglia da quando la nonna paterna mi mise in mano 2 ferri con 10 maglie da lavoraree avevo cira 5/6 anni, pensa che conservo ancora quel pezzetto che sono riuscita a lavorare… mia mamma me lo ha dato poco tempo fa…ora ho 50 anni e non ho mai smesso di lavorare ai ferri,ho sempre cercato di migliorarmi, ma non mi definisco espertissima! Infatti il topdown non riesco a farlo perchè me lo sento troppo difficile da imparare e avrei bisogno di vedere dal vivo come si fa! Però posso dirti che la malattia della lana anche io l’ho contratta, alle volte mi ritrovo anche con tre lavori iniziati, e a seconda dell’ispirazione ne lavoro uno dei tre! Grazie perchè ci fai sentire parte della tua famiglia! complimenti ancora! Marina 63
“Io mi chiamo Elena e sono maglia dipendente”. Non voglio guarire, mi piaccio cosi come sono. Compro lana che non mi serve, e dovunque si va in vacanza, la lista dei negozi di lana non manca mai, e’ sempre con me. La lana tra le mie dita mi da una calmezza. La sensazione che si ha quando si finisce un capo creato con le tue mani senza nessun modello e indescrivibile. Saluti
Ancora non sono ai tuoi livelli… dato che sono una principiante…. ma mi sa ti raggiungerò presto!!! le basi ci sono 🙂 Mi spiace non ti ho vista in tv, dove posso rivedere? ciao e Grazie.. ( di esserci!)
Ciao Marìca!
Stamattina nel mio programma c’era la spesa al mercato e poi c’eri tu su Raiuno… ho fatto una corsa al mercato, si fa per dire ero in autobus e con il carrello della spesa.
Sono tornata a casa trafelata e senza togliermi la giacca ho acceso subito la tv, ma erano le 10,40 allora ho pensato: mannaggia l’ho persa :o( ma poco dopo il discorso sulle lane, il conduttore che stava imparando a montare le maglie, fa il tuo nome e così sono riuscita a vederti ma solo per pochi minuti!!!
Ho notato la tua disinvoltura davanti alle telecamere come se non avessi fatto altro nella vita, complimenti!
Cara Marica, seguo da qualche tempo il suo Blog e vorrei ringraziarla per i bei modelli che si da la pena di condividere con le altre patite del lavoro a maglia.
I sintomi di cui sopra mi affliggono tutti quanti fin da quando avevo quattro anni e facevo finta di lavorare riproducendo il rumore che faceva mia madre lavorando coi ferri a vuoto. Sono stata quindi coraggiosamente fuori moda tutta la vita e adesso, mi dicono di essere trend, anche se non me ne importa affatto.
Da anni ho scoperto che gli inglesi sono imbattibili anche nel lavoro a maglia e mi fa piacere vedere molti modelli che avevo già scoperto commentati da lei. Stesso dicasi con la letteratura in lingua francese.
In quanto sudtirolese, parlo il tedesco come l’italiano e se crede, le sarei volentieri di aiuto per scoprire tutto il mondo dello ,,Stricken” che le assicuro è davvero affascinante. Naturalmente in via del tutto amichevole e inter nos.
Spero che questa proposta le sia di conforto per controbilanciare le cattiverie di cui è stata oggetto in questi giorni. Purtroppo la gente invidiosa c’è sempre stata….se ha tempo mi dia un cenno di riscontro, bitte.
Francesca
Io recito spesso questa preghiera ma non sapevo fosse famosa ,credevo di averla inventata . Quella sulla lana e’ bellissima .Mia cara sei originale anche nei post …non smettero’ mai di venerarti 😀
ahahahaah!!! anche io ho molti di questi sintomi 🙂
Gli stessi sintomi a parte che non faccio 200 km per andarla a comprare, ma tutti i momenti sono buoni per lavorare a ferri.A giugno,cara Marica,anch’io andrò in america a New York,mia figlia si trasferisce da Londra. Cambiamo itinerario…devo procurarmi i ferri di legno,come dicevi in tv,per lavorarci in aereo…
il mio sintomo?
non posso fare a meno di passare almeno una volta al giorno dal tuo blog!!!!
Ciao Marica. Sono anch’io una magliadipendente.Mi ritrovo benissimo. Per esempio io sto male se mi chiedono di uscire perché devo finire un lavoro. Non leggo più libri o molto poco, uso continuamente il computer alla ricerca di modelli nuovi e di lana. Ne compero di tutti i colori, ormai non so più dove metterla, ma sono felice quando un’amica mi chiede di fargli una sciarpina per il figlio o un golfino per la pronipotina o uno scaldacollo per l’amica e la sorella. Scarico tutte le tensioni della giornata e non mi accorgo che arriva quasi mattina. Figuriamoci ora che ho appena saputo che ridiventerò prozia un’altra volta……Sono da curare? Comunque GRAZIE e sempre GRAZIE. Meglio questa dipendenza che altre. Giliola
E stata un’intervista breve ma te eri veramente bellissima e bravissima ..e che dire di questo articolo?stupendo!!!io cred di avere tutti i sintomi, forse me ne manca uno…..al mare io porto solo un bel libro o la settimana enigmistica!in compe nso appena vedo una cosa originale(come gli ultimi berretti)devo farla subito anche se…avevo altre idee….un abbraccio e a presto