Mi scrive l’amica di ferri, Marie Pierre, parigina,anche lei nonna- blogger( ha 7 nipoti..) chiedendo informazioni sul quadro della Madonna che cuce la tunica lavorata in tondo per Gesù, allora ,pensando che qualche notizia in più potrá interessare anche tante di voi, ecco cosa ho trovato:
Il Maestro Bertram, o Bertram von Minden (Minden, 1345 circa – Amburgo, 1415), è il più antico pittore e scultore tedesco di cui si conosca il nome.
Nato nel 1345 circa da una famiglia borghese originaria di Minden, successivamente è ad Amburgo, dove è citato nei conti della città dal 1367 al 1387.
Nel 1390 l’artista compie un pellegrinaggio a Roma e, come di consuetudine prima di intraprende un lungo viaggio, redige un testamento seguito da un secondo nel 1410, dove si fa chiamare come Bertram, pittore borghese di Amburgo.
Nel 1395 il maestro lavora a Lubecca per le feste in onore di Carlo IV di Boemia. Del 1410 circa è l’Altare della vita della Vergine, proveniente da Buxtehude e ora ad Amburgo. Del suo catalogo fanno parte anche sei scene della Vita di Cristo in due ante di un perduto altare, ora conservate a Parigi. Muore sicuramente prima del 1415, anno nel quale i parenti originari di Minden fanno valere i propri diritti sull’eredità.
( wikipedia )
Il quadro è la pala dell’altare di Buxehude in Germania, nota come “La visita degli Angeli”, dipinta da Mastro Bertram nel 1400, nel quale viene rappresentato un momento di vita familiare all’interno della casa di Nazareth. Nel dipinto si può osservare la Madonna intenta a sferruzzare una piccola tunica “inconsutile”, cioè senza cuciture, per Gesù Bambino
Tratto da un articolo sulla storia del lavoro a maglia:
http://www.associazione-lacicogna.it/il-lavoro-a-maglia-un-autentico-antistress/http://www.associazione-lacicogna.it/il-lavoro-a-maglia-un-autentico-antistress/
L’amica Marie Pierre nella sua mail fa riferimento anche ad una tunica di Gesù conservata nella Cattedrale di Treviri( Germania)
La Sacra Tunica (in lingua tedesca Der Heilige Rock) è una reliquia conservata nel duomo di Treviri e consistente in un pezzo di stoffa, priva di cuciture, che si ritiene abbia fatto parte della tunica che indossava Cristo prima della sua crocifissione e che, secondo il Vangelo di San Giovanni, i soldati romani preposti alla sorveglianza del patibolo si disputarono tirandola a sorte.
Secondo la tradizione la tunica (o meglio, parte di essa) venne in possesso di sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino il Grande, che l’avrebbe consegnata a sant’Agrizio, arcivescovo di Treviri, affinché la portasse a Treviri.
E grazie a Marie Pierre che mi ha offerto lo spunto, e buona Pasqua anche a te e a tutta la tua numerosa famiglia!
Cara Marica,
è bello che sul tuo blog, oltre alla maglia, si imparino tante altre cose.
Presto ti farò avere le foto del mio ultimo lavoro, che conto di finire tra oggi e domani e che ho messo in cantiere grazie ai tuoi preziosi consigli.
Per motivi familiari frequento quotidianamente una casa di riposo e spesso porto anche lì ferri, gomitoli e…… topdown! Pensa che una signora di 97 anni mi ha chiesto di insegnarle la tecnica e si è appassionata a tal punto che ha realizzato il suo primo scaldacuore topdown, al quale desidera farne seguire degli altri. Trovo semplicemente FANTASTICO avere voglia di imparare qualcosa di nuovo a dispetto dell’età avanzata e addirittura alla soglia dei cento anni.
Un abbraccio e tanti auguri di buona Pasqua.
Antonella
Bellissimo infatti,e non è nemmeno facile cambiare un metodo che si è seguito per tanti anni, credo che le generazione delle ottanta, novantenni, che hanno visto la guerra tra l’altro, siano più “toste” della mia(oltre i 60), in genere siamo più sclerotizzate, a me comunque piace il nuovo, e affrontare sempre nuove sfide, anche se con i ferri circolari faccio un po’ fatica..
attendo i tuoi lavori e un saluto da parte mia alle signore della casa di riposo, mandami anche le foto dei loro lavori, che le pubblico, ciao